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                          LAIKA, 3 NOVEMBRE 1957 A BORDO DELLO SPUTNIK2 VITTIMA INNOCENTE INSIEME A DECINE E DECINE DI ALTRI CANI E RODITORI, PRIMA E DOPO LA SUA TRAGICA MORTE 

 

LAIKA ("Colei che abbaia") non fu affatto il primo cane a conoscere l'assenza di gravità, fu il primo a orbitare intorno alla Terra. Non fu nemmeno il primo essere vivente nello spazio, negli anni '50 e '60 l'Urss preparò per gli esperimenti spaziali una vasta équipe di animali, tra cani e roditori, sette tra questi finiti nello spazio prima di LAIKA.

Imprese spaziali: Sputnik 2 è il secondo satellite artificiale lanciato dai russi, famoso perché recava a bordo la cagnetta Laika. Il lancio fu effettuato il 3 novembre 1957 alle ore 2.30 Tempo Universale. Tutto il razzo pesava 508 Kg. La parte terminale del razzo lanciatore era un cono di 4 metri per 2 di base che conteneva vari comparti contenenti strumenti scientifici, più una cabina che conteneva il cane. Compiva un orbita in 103 minuti e ne percorse in totale circa 2000. Oltre a testare le condizioni di sopravvivenza di un essere vivente nello spazio, la missione prevedeva anche la misurazione delle radiazioni solari e dei raggi cosmici. Dopo l’entrata in orbita il cono fu sganciato ma il dispositivo chiamato Blok A non si separò e non fu mai possibile controllare la temperatura interna del satellite. Questo fu un grosso inconveniente per Laika. Il cane aveva a disposizione ossigeno e cibo per dieci giorni, al termine dei quali era previsto che con l’ultima porzione di cibo fosse somministrato all’animale un farmaco che l’avrebbe soppresso senza soffrire. Ma il calore interno del veicolo era troppo alto ( 40° ), cosa che non si poteva sapere a terra causa la mancanza dei dati del Blok. Laika morì quindi molto tempo prima dei 10 giorni preventivati a causa del caldo ma anche dello stress. La missione ebbe comunque pieno successo. Dopo 162 giorni, il 14 aprile 1958 Sputnik 2 rientrò nell’atmosfera dove si disintegrò.

A noi viene invece da pensare che LAIKA morì per il trauma ancor prima, il suo cuoricino non avrà sopportato una immensa e straziante paura. 

 

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